Egon Arnold Alexis von Vietinghoff | ||||||||
Nasce
il 6 febbraio del 1903 all'Aia, Olanda |
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Una vita consacrata alla pittura |
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Il pittore, autore di un manuale di tecnica pittorica, nonchè filosofo dell'arte visiva, Egon von Vietinghoff, nasce da una famiglia di artisti aperta alle influenze artistiche dell'epoca. Il padre, Conrad, è un pianista di origine baltico-tedesca, mentre la madre, Jeanne, di origine belga di discendenza olandese, è una scrittrice di opere filosofiche. Egon passa la sua infanzia tra Francia (Parigi) e Germania (Wiesbaden), per poi trasferirsi in Svizzera a partire dal 1913, prima Ginevra, poi Zuoz e Zurigo, insieme ai genitori e al fratello (nazionalità russa alla nascita). Dal 1922 al 1937, Egon vive tra Monaco di Baviera, Capri, Parigi, Majorca, e poi Argentina (Buenos Aires) e Uruguay (cerca de Atlantida). Nel 1937 si stabilisce prima a Zollikon e poi a Zurigo dove vivrà fino alla sua morte nel 1994. | |||||||
Curioso, di carattere innovatore e avventuroso, amante dello sport e della vita di società, Egon viaggia spesso nella prima metà della sua vita attraverso l'Europa, Marocco e Turchia, alla ricerca di culture diverse e di opere d'arte, non disdegnando di viaggiare in bicicletta o a piedi. A partire dal 1950, privo di riconoscimenti della sua arte, Egon mena una vita appartata, concentrandosi sul suo lavoro pittorico e i suoi scritti. |
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Considerando non solo i suoi antenati e le sue quattro mogli, originarie d'Italia, Svizzera, Germania, Austria, ma sopratutto la sua mentalità e le sue conoscenze linguistiche e letterarie, Egon von Vietinghoff è un vero Europeo. Le sue ricerche sulla tecnica pittorica gli permettono di portare alla luce un patrimonio dimenticato della tradizione pittorica Europea. Attraverso la sua passione creatrice inestinguibile, Vietinghoff contribuisce alla ricchezza della pittura del 20mo secolo. | |||||||
La carriera artistica di Egon abbraccia 70 anni, dal 1920, all'età di 17 anni, fino al 1989, cinque anni prima della sua morte, quando con grande riluttanza si separa dal suo pennello all’età di 87 anni. | ||||||||
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Egon produrrà la quasi totalità delle sue opere pittoriche nello studio sito in Ostbuehlstrasse 17, a Zurigo-Wollishofen. Lo studio si trova nella comunità "Neubuehl", parte di un progetto abitativo degli anni trenta, il primo per la sua modernità e unico nel suo stile in tutta la Svizzera. | ||||||||
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Nel 1954 Egon sposa la sua quarta moglie, Liane, originaria di Salisburgo. Dopo tre fallimenti coniugali, Liane assicura un nuovo inizio nella vita di Egon e del figlio Alessandro. Con il suo calore umano, il suo ottimismo e entusiasmo contagiosi, Liane aiuta il marito a consacrarsi completamente, con decisione e tenacia rinnovata alla sua ispirazione artistica. | |||||||
Liane von Vietinghoff ama fare lunghe camminate sulle montagne, una attività che insieme alla passione per il giardinaggio fornirà al pittore i soggetti delle tele floreali, mentre Egon ama recarsi di persona al mercato per acquistare di sua mano le frutta necessarie alle sue nature morte. Liane inoltre aiuta Egon a dattilografare i suoi manoscritti che vengono corretti e ricorretti più volte, trovando il tempo di aiutarlo con efficacia nella vendita dei suoi quadri. |
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Durante tutta la sua vita artistica, Vietinghoff rimarrà un outsider. Incorruttibile nel suo giudizio dell'arte pittorica, Egon rifiuterà qualsiasi compromesso che attenti alla sua coscienza di artista, alla sua percezione visiva e al suo impulso irresistibile di tradurre la sua percezione visiva del mondo attraverso la sua pittura. Vietinghoff non si sottomette alle mode passeggere del giorno. Il suo stile, la sua tendenza artistica rimangono senza riconoscimenti. Per l’artista dipingere è un atto creativo solitario al quale Egon von Vietinghoff si dedica totalmente, anima e corpo. L'uomo e l'artista trovano nella pittura un'unità di intenti e di volere, ergendosi come un roccia monolitica contro la corrente dei tempi. |
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Quando in inverno la luce del giorno è debole e insufficiente nell’atelier di Ostbuehlstrasse 17, a Zurigo-Wollishofen, Egon si dedica alla lettura di opere della letteratura mondiale, o si impegna nella sua collezione di francobolli che continua di ingrandirsi con il passare del tempo. D'estate rimane lunghe ore sul balcone a bere tè, fumare, correggere i suoi manoscritti, comporre poemi umoristici, o a giocare a scacchi con i vicini, senza dimenticare di imbeccare gli uccelli suoi amici – cinciallegre, fringuelli, e colombe – con cui sovente parla senza peraltro lasciare il libro che ha in mano. | ||||||||
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